Vinificazione
All’arrivo in cantina le uve sono state pressate in maniera soffice e vinificate separatamente per varietale, in modo da esaltare le caratteristiche di ciascuna varietà. Il mosto così ottenuto, portato ad una temperatura di 10 °C per circa 24 ore al fine di favorirne il naturale illimpidimento, è stato successivamente trasferito in serbatoi di acciaio inox, dove ha avuto luogo la fermentazione alcolica ad una temperatura controllata di 16 °C. Vivia ha affinato un breve periodo in acciaio a contatto con i propri lieviti per circa 3 mesi prima di essere imbottigliato durante gennaio 2019.
Dati Storici
Fattoria Le Mortelle si trova nel cuore della Maremma Toscana, a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia, in una posizione straordinaria ed affascinante sia per la natura che per la storia dei luoghi che la circondano. La famiglia Antinori è presente da sempre in queste terre. Nel 1863, un atto patrimoniale menziona tra i possedimenti proprio Poggio Franco, uno dei vigneti più vocati della tenuta, insieme ad altre parcelle di terreno. La famiglia dal 1999 ha lavorato sia ai vigneti che alla nuova cantina con la convinzione che l’area, ancora emergente nel panorama vitivinicolo italiano, sia altamente vocata alla produzione di vini di qualità e che qui si possono esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate. Il terreno, di medio impasto, sabbioso e limoso, ha una composizione prevalentemente siliceo-argillosa ed è, in certe zone, ricco di scheletro.
Qui il Vermentino e l’Ansonica, vitigni tipici della zona costiera toscana, si uniscono al Viognier, messo a dimora dopo anni di paziente sperimentazione, per un bianco elegante, testimone degli aromi e dei colori della costa della Maremma.
Note Degustative
Vivia 2018 si presenta di un colore giallo brillante con lievi riflessi verdolini. Al naso è piacevole ed intenso. Alla fragranza di pesca bianca si uniscono i delicati sentori di ananas e limone, componendo un bouquet armonioso, completato dal profumo dei fiori bianchi di tiglio. Al palato il vino è cremoso e minerale, con una freschezza aromatica di erbe mediterranee e agrumi sul finale, caratteristici dell’annata.
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