L’azienda vantava già un’innata vocazione enologica (fin dal 1730 la nobile famiglia fiorentina Tempi vi si era specializzata nell’agricoltura vitivinicola, prima di cederla ai Ricasoli) e – proprio per rendere omaggio al suo blasone e alla sua storicità – oggi vede la luce un nuovo vino, dalle caratteristiche molto particolari. Il suo nome è proprio Tempi ed è un superbo esempio di innovazione enologica che si rifà con grande rispetto al passato. Un Chianti Classico, moderno e attuale. Il vitigno utilizzato è naturalmente il Sangiovese, che cresce e matura in un vigneto sperimentale di 4 ettari allevato con l’inusuale (per la Toscana) sistema dell’alberello. Le circa 8.500 piante per ettaro hanno il compito di estrarre dal terreno (sabbioso e ricco di ferro) quell’eleganza gustativa tipica dei classici vini di Gaiole.
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