Il termine Brunello identifica l'Italia e la Toscana in tutto il mondo, tuttavia molti, pur avendolo bevuto, sanno ben poco di questo grande vino e della sua storia. La nascita del vino che tutti oggi ammirano, il Brunello di Montalcino, risale alla metà dell'ottocento, quando alcuni tra i più attenti vignaioli montalcinesi si dedicarono alla sperimentazione tecnica. Nei loro poderi Clemente Santi e Tito Costanti avevano da tempo abbandonato i sistemi tradizionali e avviato una produzione ottenuta esclusivamente dal Sangiovese con un metodo di vinificazione del tutto sconosciuto in Toscana, dove si produceva per la maggior parte Chianti o vini simili, unendo al Sangiovese altri vitigni .
Giornalevinocibo ha realizzato un interessante verticale di cinque annate di Brunello di Montalcino dell'Azienda Le Chiuse.
L'origine dell'azienda Le Chiuse è antichissima, faceva parte dei possedimenti della famiglia Biondi Santi: fu, infatti, portata in dote alla fine del 1700 da Maria Tamanti quando sposò Clemente Santi. La loro figlia Caterina sposò Jacopo Biondi ed il loro figlio Ferruccio, bisnonno di Simonetta Valiani, rispettando la volontà della madre, aggiunse al suo il cognome materno "Santi".
Fu lui che, dopo aver combattuto al fianco di Garibaldi, continuò l'opera del nonno Clemente, valorizzando e selezionando le vigne per ottenere questo particolare clone di Sangiovese (grande).
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