Questa birra è il frutto della collaborazione tra due mondi che si uniscono, quello del vino e quello della birra.
protagonista di questa realizzazione insieme al birrificio Cantina Errante è il vignaiolo biodinamico Stefano Amerighi di Cortona.
Ogni anno alla vendemmia il mosto di birra viene portato in vigna durante la raccolta, questo perchè la microflora presente sulla buccia dell’uva fà partire la fermentazione spontanea.
Successivamente viene messo a riposare in botti di rovere francese che precedentemente hanno ospitato le migliori annate di vino di Amerighi e lì si lascia in cantina per almeno un anno aspettando che il tempo faccia la sua parte.
Il risultato è una birra che ha entrambi i sapori, è una birra acida a fermentazione spontanea che sa di uva anche se non è entrata direttamente in contatto con questa, acquisisce la connotazione funky della botte e quel tipico sentore di cantina e legno.
L’acidità è delicata ma molto caratteristica, sembra un vino vestito da birra.
Si può abbinare a piatti molto elaborati ma anche a pietanze delicate di cui esalta il sapore.
A me piace con il carpaccio di tonno rosso oppure con formaggi erborinati, ma anche con il risotto di zucca con taleggio o guanciale.
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