Il Palazzi è accanto al Tenuta di Trinoro, l’altro vino di punta della tenuta. Andrea Franchetti ha cominciato a produrlo con un occhio rivolto verso i grandi merlot del Bordeaux. All’inizio, negli anni 1997-1999, era assemblato con il Cabernet Franc, ma nonostante la buona accoglienza dalla critica del settore, Andrea Franchetti non ne era soddisfatto e smise di produrlo per dieci anni. Nel 2009, la qualità eccezionale del Merlot vendemmiato, lo convinse a rimetterlo in produzione e questa volta utilizzando solo Merlot in purezza.
Oggi il Palazzi offre la massima espressione di un grande Merlot, dal frutto intenso e carnoso, equilibrato da una giusta freschezza e mineralità. L’affinamento in barrique gli conferisce ricchezza e complessità e lo rende pronto e godibile da subito.
L'ANNATA
Palazzi dimostra merlot al suo migliore, con frutta sontuosa e agile, bilanciato con un mineralità intensa. Tanti mesi in barriques nuove di rovere francese aggiungano strati di ricchezza e complessità, il vino reso raggiungibile e gradevole sin dall’inizio.
Da qualche giorno si parla anche del 2016, perché i vini che sono in cantina somigliano a dei fiori. Da Bordeaux, che ha avuto condizioni di tempo simile al nostro, cresce l’eccitazione; provano a raccontare questa stagione incerta che ha fatto una presa così leggera nella mente di tutti; ma succedono questi vini incredibili.
Il vino Palazzi 2016, merlot tutto della nostra prima raccolta del 24 settembre, nel bicchiere fiorisce di bianchi profumi primaverili, tenui e costanti come li fanno a marzo, per lo sguardo, i pruni e i mandorli ; in bocca il vino è fresco, poco alcolico, pervasivo e la riempie dappertutto, quasi come il sangue. Si sostiene a lungo, poi il vino punta in basso, indica brutalmente il grasso della terra; ci salva dallo sprofondarci.
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