Terra di Lavoro
La potenzialità del terreno vulcanico digradante verso il mare e l’incontro con Riccardo Cotarella, enologo di grande valore particolarmente sensibile al recupero e alla valorizzazione dei vini del Meridione, portarono alla nascita, nel 1994, di un prodotto che suscitò in tutti una incredibile emozione. Con una calibrata miscela di Aglianico e Piedirosso, anche detto “ Pere ‘e Palummo” ottenuta da vigne esposte a Sud Ovest, fra i quattrocento e cinquecento metri sull’incantevole golfo di Gaeta, viene realizzato il “Terra di Lavoro”, un vino di grande struttura, opportunamente invecchiato in piccole botti di rovere.
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Sin dall’esordio, nel 1994, il Terra di Lavoro ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, accreditato con continuità tra i migliori vini d’Italia. I vigneti sono stati realizzati sui terreni di famiglia nei comuni di Galluccio e Sessa Aurunca nella regione che fino ai primi del ‘900 fu la provincia di Terra di Lavoro. Il colore del vino è cupo e intenso. Il panorama aromatico va dai frutti di bosco a bacca rossa alle note balsamiche della resina con picchi speziati. Immancabile la nota minerale da sempre spina dorsale del Terra di Lavoro. I tannini sono morbidi ed eleganti e la persistenza aromatica lunga, molto lunga.
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