La storia di Tenuta San Guido e di Sassicaia inizia molto prima della sua creazione: negli anni ’20 Mario
Incisa della Rocchetta, studente a Pisa, grande appassionato dei vini di Bordeaux inizia a pensare di
produrre un suo vino con uve tipiche bordolesi. Passano gli anni e nella seconda metà del ‘900 si trasferisce
nella Tenuta San Guido, sulla costa tra Livorno e Grosseto: da subito nota una somiglianza fra questa parte
di Toscana e Graves, culla di grandi vini a sud di Bordeaux, e qui, in un terreno ricco di sassi (da dove deriva
il nome), pianta le prime barbatelle. È l’inizio della leggenda: le prime annate di Sassicaia sono destinate al
consumo familiare, al massimo bevute tra pochi intimi amici, fino al debutto sul mercato. L’anno è il 1968:
Mario Incisa della Rocchetta si rende conto che invecchiando il vino migliora e diventa nel tempo un mito
inossidabile e la grande critica internazionale inizia ad accorgersi di questo che nasce in Toscana, in una
zona fino a quel momento senza tradizione vinicola, che si ispira a Bordeaux. Il resto è storia, da lì altri
produttori iniziano a rendersi conto delle potenzialità di quella zona e Bolgheri diventa un mito in tutto il
mondo enologico. Sassicaia però ha un’altra unicità: è l’unico vino italiano che ha una DOC tutta sua,
Bolgheri Sassicaia, di proprietà esclusiva di Tenuta San Guido. La cantina si compone di 85 ettari vitati e,
oltre a Sassicaia, produce altri 2 rossi: Guidalberto, il second vin della tenuta, come da tradizione di
Bordeaux, e Le Difese, che unisce Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
ENOLOGO
CONSULENTE:
GRAZIANA GRASSINI
ANNO DI FONDAZIONE 1941
VITIGNI CABERNET SAUVIGNON – CABERNET
FRANC – MERLOT - SANGIOVESE
BOTTIGLIE IN UN ANNO
850.000
COMPOSIZIONE DEL SUOLO
Forte presenza di zone calcaree ricche di galestro e di sassi e parzialmente argillosi.
METODO DI COLTIVAZIONE DELLA VITE
Cordone speronato
TIPOLOGIA
Vino rosso – D.O.C. Bolgheri Sassicaia (D.O.C. Sassicaia)
VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO
Accurata selezione delle uve effettuata su tavolo di cernita, per eliminare qualsiasi impurità
e/o imperfezione nelle uve. Pressatura molto soffice per evitare la rottura degli acini e
delicata diraspatura per evitare cessione di tannini impropri. Le fermentazioni alcoliche
(attivate solo con lieviti aziendali e opportunamente selezionati) si sono concluse nella prima
settimana di novembre e si sono svolte con regolarità con temperature controllate non
eccedenti i 28-29 °C. Operazioni di delestages (non troppo frequenti) e rimontaggi all’aperto
hanno agevolato un’ottima estrazione in termini di polifenoli ma anche con grande
componente aromatica e buona freschezza dei mosti. Le fermentazioni malo-lattiche,
(sempre spontanee), si sono svolte in acciaio e concluse nei primi giorni di dicembre. Già
dalla prima settimana di dicembre 2021, dopo opportuni travasi dei mosti, il vino è stato
messo in barrique di rovere. Al termine delle fermentazioni malo-lattiche il vino è stato
messo in barrique utilizzando inizialmente solo legno di 2° e 3° passaggio fino alla fine di
febbraio. Durante questo periodo si è proceduto con frequenti bâtonnages e aggiunta di
fecce nobili. Dal 1° marzo 2022 si è proceduto al travaso e l’impiego di legno nuovo, per
circa il 40% e ulteriore 40% di primo passaggio e un 20% di secondo passaggio. Come
legni, per l’annata 2021, è stato utilizzato legno di rovere francese (Tronçais, Allier e Jupilles
in particolare) a grana extrafine, tostatura leggera e lunga stagionatura. Sassicaia 2021 ha
svolto un periodo di affinamento in legno di 24 mesi e successivamente travasato nelle
vasche in acciaio per sottoporlo all’ultima fase di selezione delle masse prima
dell’assemblaggio. Leggera chiarifica e ossigenatura dei vini prima dell’assemblaggio finale
e quindi dell’imbottigliamento che è partito da metà gennaio 2024. Successivo affinamento
in bottiglia prima della commercializzazione.
ZONA DI PRODUZIONE
Bolgheri. Gli impianti di produzione si trovano ad un’altitudine media compresa fra i 100 e i
300 metri s.l.m., con esposizione a Ovest/ Sud-Ovest.
VITIGNO
Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc
COMPOSIZIONE DEL SUOLO
Forte presenza di zone calcaree ricche di galestro e di sassi e parzialmente argillosi.
METODO DI COLTIVAZIONE DELLA VITE
Cordone speronato
Distribuito da Meregalli Giuseppe S.p.a. - meregalli.com / info@meregalli.it
NOTE ORGANOLETTICHE
Rosso porpora con riflessi violacei. Al naso offre note di erbe aromatiche e spezie, unite ad
ricordi di frutti rossi, sottobosco, rosa e eleganti note del legno. Al palato è è di buona
struttura, con una punta di acidità che regala energia e vivacità e con un tannino
perfettamente integrato che conferisce volume. Il finale è lungo e complesso.
ABBINAMENTI
Carni di ogni genere e selvaggina fine
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