Rosso rubino cangiante a granato. Esibisce ampia panoplia di marasca e frutti di bosco, elegantemente trapunta di viole, rose e iris appassiti, su fondo speziato e balsamico, già volgente a terziario di tabacco mentolato e goudron. Palato in piena sintonia, agile e vigoroso al tempo stesso, teso e arcuato come un’arpa birmana, mirabile più per proporzioni apollinee che per mera prestanza, innervato da slancio vitale che specularmente ripropone il rorido paniere di piccoli frutti speziati, pervasi da un vento marino che li fa danzare a lungo nel retrolfatto.
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